Roberto Messina, presidente di Senior Italia-Feder Anziani, afferma che al quarto posto tra i principali fattori di rischio di malattie cronice è l’inattività fisica. Per evitare l’inattività fisica basterebbe anche una passeggiata di 30 minuti al giorno.
Lo scorso gennaio, i ricercatori del Vimm (Venetian Istitute of Molecular Medicine) e l’università di Padova annunciarono la scoperta dell’ormone FGF21, prodotta dai muscoli degli anziano che conducono una vita sedentaria portando l’invecchiamento alla pelle ed anche agli organi interni come il fegato e l’intestino, perdita di neuroni e infiammazione generalizzata.
Il movimento aiuta a ritardare l’insorgenza di malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson .
Lo sport e l’attività fisica comprende tutte le persone di qualsiasi età, e per chi ha difficoltà motorie gli specialisti consigliano di eseguire esercizi più vicino allo stretching. Per svolgere al meglio l’attività fisica è bene affidarsi a medici e allenatori competenti per un programma corretto senza rischi.
Le funzioni dell’attività fisica sono:
1. La resistenza: è la capacità di compiere una attività motoria per un tempo prolungato. Agisce sul sistema cardiocircolatorio e sul metabolismo.
2. La forza: La contrazione muscolare a un’alta intensità. Ciò permette di avere muscoli tonificati.
3. La coordinazione neuromuscolare cioè la capacità di governare i movimenti attraverso l’attività del cervello. Garantisce l’autonomia motoria.